Conosci la tua voce? Qualche suggerimento per imparare a conoscerla (e a usarla)
L’essere umano, con la sua evoluzione, ha sviluppato una cosa che garantisce una comunicazione pazzesca: la voce.
E ha imparato a usarla in tanti modi diversi, tra gli altri per:
- imitare suoni dell’ambiente che li circonda
- parlare
- cantare
Certo che gestire la voce non è proprio semplice, più che altro perché ha un caratteristica molto molto speciale: non sa mentire.
Nelle pieghe della nostra voce c’è sempre la verità, anche quando siamo così sicuri di noi stessi da pensare che riusciremo a far passare per vero qualcosa che non lo è del tutto.
E la cosa peggiora decisamente quando si canta, perché lì c’è spazio solo per essere noi stessi.
Ma la voce è una delle caratteristiche che è difficile dimenticare di una persona, è talmente unica da farci riconoscere qualcuno che non vediamo da tanto tempo nonostante l’aspetto fisico possa essere molto diverso.
Però, di solito, non conosciamo la nostra voce
Anzi, una delle frasi che si sente spesso quando qualcuno ascolta la proprio voce registrata è:
“ma sono davvero io?”
seguita di solito da
“che brutta voce ho!”
E la cosa peggiora decisamente quando si canta, perché si innesca anche la sensazione di essere stonati.
Il fatto è che, quando parliamo e cantiamo, noi sentiamo solo una parte della nostra voce, quella che riusciamo a captare dall’interno, mentre perdiamo molte delle frequenze che arrivano a chi ci ascolta da fuori.
E’ proprio una cosa che riguarda frequenze e onde sonore e come si diffondono nello spazio intorno a noi. E dentro di noi.
Ma davvero è brutta una voce?
Mi viene da rispondere che no, non è brutta, semplicemente è diversa, non è conosciuta e non è curata.
Già imparare a conoscere la nostra voce e poi prendercene cura le permette di fiorire, con tanti effetti positivi che si innescano da queste due azioni.
Ma cosa si può fare per conoscere la propria voce e poi prendersene cura?
Innanzitutto possiamo iniziare a registrarci quando parliamo e cantiamo, prendendo confidenza con il suono che viene percepito dall’esterno e che spesso non è brutto, semplicemente è diverso da come noi lo immaginiamo.
Per conoscere la propria voce si può anche pensare di farsi sostenere da un professionista per sbloccare qualche aspetto emotivo:
proprio perché la voce non mente, potrebbe rivelarci dove andare a lavorare per sciogliere alcuni dei nodi che abbiamo dentro di noi.
Poi possiamo cominciare a lavorarci, facendo degli esercizi per migliorare la respirazione, l’appoggio la pronuncia. Questi sono importantissimi se ad un certo punto si deve parlare in pubblico ed essere più sicuri di sè.
In quest’altro articolo ti racconto ad esempio dei modi per lavorare se devi parlare in pubblico.
Infine, ma non ultimo, puoi pensare ad un percorso Tomatis.
Il Metodo Tomatis infatti, lavorando sull’ascolto, lavora direttamente anche con la voce, strettamente collegata alle capacità di ascolto da quello che viene chiamato circolo audio-vocale: pronuncio-ascolto quello che ho detto-pronuncio correggendo se necessario.
Per concludere ti invito a fare un gioco: registrati mentre parli e fallo più volte, diciamo una volta alla settimana per un mese (ma anche più spesso o per un periodo più lungo se vuoi). Riascoltati ogni volta e prova a sentire come percepisci la tua voce man mano che ti abitui ad ascoltarla.
Se farai questo gioco su un periodo prolungato, potresti notare dei cambiamenti nel tuo modo di parlare e nel tuo modo di considerare la tua voce, dovuti solo al fatto che stai imparando a riconoscerti e ad ascoltarti con più attenzione.
E’ un gioco carino che può portarti a scoprire qualcosa su di te e sul percorso che vuoi intraprendere, che sia lavorativo o nella tua vita privata.
Io ti auguro buon lavoro con tutti questi suggerimenti e ricorda che puoi sempre contattarmi per scoprire come e quanto il metodo Tomatis può aiutarti.
A presto!

Io sono Silvia Maioni, la tua professionista di metodo Tomatis
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Il metodo Tomatis è una tecnica pedagogica che non può essere considerata né come un trattamento medico, né come mezzo per la diagnosi. Il contenuto di questo sito ha scopi soltanto informativi. Esso non può essere considerato come un consiglio medico e non può sostituirlo.